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I nostri servizi
Studi di fattibilità territoriali
Definizione di scenari di sviluppo o di recupero territoriale
Individuazione di forme perequative/compensative
Predisposizione piani attuativi
Assistenza tecnica nell’iter procedurale del Piano
Analisi, predisposizione, atti di convenzione
Piani attuativi comunali
Piani attuativi comunali, Piani particolareggiati regolatori comunali, Piani urbanistici comunali, a seconda della definizione che viene assegnata dalle normative emanate dalle singole Regioni, possono essere di iniziativa pubblica e privata. Si configurano come uno strumento urbanistico ad attuazione indiretta che identifica ambiti piuttosto ampi per le quali vengono fissate alcune regole generali, nei termini delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, lo sviluppo dei sottoservizi ed il disegno territoriale che si assegna ad un determinato ambito.
Possono distinguersi in interventi di recupero in aree già urbanizzate, interventi di rigenerazione urbana all’interno del tessuto consolidato, nuove edificazioni ed urbanizzazioni di ambiti anche attraverso interventi perequativi. Il recupero o lo sviluppo urbano può interessare diverse destinazioni: residenziali, commerciali direzionali artigianali e produttive e assimilate.
La redazione di un piano attuativo comporta l’impiego di varie figure professionali che sappiano coniugare le esigenze tecniche, il rapporto pubblico privato e la definizione di uno scenario di sviluppo urbano che soddisfi il processo economico sociale ed ambientale delle iniziative. Un piano attuativo si compone di elaborati grafici e testuali, distinti per componente analitica e di progetto del Piano. Il piano oltre ad essere accompagnato da un apparato normativo, e nei casi di intervento privato, è corredato da un atto di convenzione bilaterale fra il soggetto proponente e la pubblica amministrazione.
Normativa
La normativa di riferimento per la predisposizione e l’approvazione dei piani attuativi, è definita a livello regionale. Indici parametri e regole allo sviluppo sono definite nei piani regolatori di scala comunale.
Il Piano Attuativo può avere una validità non superiore a dieci anni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale Regionale dell’avviso di approvazione del Piano stesso. Contestualmente all’atto di approvazione l’amministrazione fissa i termini entro i quali sono operate le eventuali espropriazioni; l’approvazione del piano costituisce dichiarazione di pubblica utilità delle opere od impianti di interesse pubblico dallo stesso individuate.
L’approvazione di un Piano Attuativo è accompagnata dall’approvazione di una convenzione o atto d’obbligo che contiene gli impegni, da parte del soggetto promotore, alla realizzazione delle necessarie opere di urbanizzazione, le modalità, i termini entro i quali esse devono essere ultimate e le congrue garanzie finanziarie per l’adempimento di tali obblighi nonché eventuali ulteriori obbligazioni specifiche l’amministrazione può attribuire in relazione alla particolarità e consistenza dell’intervento previsto.